Il mio cuore messo a nudo - intervista ad Angelo Cricchi

INTERVISTA AD ANGELO CRICCHI


Angelo Cricchi nasce a Roma nel 1961, la sua vita viene scandita fra lo sport e la fotografia. Conosciuto come fotografo di moda collabora con importanti volti dello spettacolo e con magazines internazionali. Nel 1977 fonda la sua casa di produzione 'Lostandfound' cimentandosi anche nella direzione di cortometraggi e video d'arte. La sua ricerca artistica si evolve parallelamente ai suoi lavori commerciali. Angelo Cricchi espone in tutta Europa ed è attualmente Creative Director del Magazine 'Flewid' e Direttore del Fashion Dpt. presso l'Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma.


-"Come è avvenuta la tua evoluzione artistica? Mi permetto di darle del tu."
-"In tutta la mia evoluzione ho sempre mantenuto lo stesso punto di vista, qualunque sia il contesto in cui mi muovo. La mia ispirazione parte dai volti, dalla supermodella all'indigeno, mi piace ideare una storia, farla crescere senza pensare a come andrà a finire."
-"Che relazione hai tu con i soggetti che immortalati?"
-"Io mi rifaccio alla tradizione dei corpi raffigurati dentro le chiese, spesso immagino il volto come fosse sanguinante. Mi piace riprodurre la purezza e la fragilità dei corpi, per questo spesso i miei lavori sono di nudo. La cosa fondamentale per riuscire nell'impresa di scattare una bella foto è l'intesa che si crea, per me è molto importante guardare, ricercare quel particolare che ti mostra la storia del soggetto."
-"Il rapporto con il contesto invece? Come percepisci le emozioni legate alla realtà?"
-"Quando scatto cerco di riproporre le sensazioni che vivo, spesso riesco a ricreare mondi personali ed idealizzati, sulla base di questo a volte la mia fotografia può non essere compresa a pieno. Cerco di creare una linea sottile tra il vero e il falso, tra l'immaginario e il reale."
-"Che rapporto hai con le tue opere realizzate?"
-"I miei progetti nasono da illuminazioni che combinate insieme mi fanno scattare qualcosa e da li inizia la vera opera. Io non reputo cocluso nessuno dei miei progetti, sono delle idee e come tali rimangono sempre parte di me. Mi capita a volte di abbandonare dei progetti per mancanza di stimoli oppure perchè credo di essere arrivato all'apice, ma poi passa del tempo e mi ritorna in mente sotto una nuova luce, con il nuovo sguardo del me più consapevole, del me cresciuto."
-"A quale tua opera ti senti più legato? C'è un progetto che invece hai abbandonato e pensi di riprendere?"
-"Probabilmente sono più legato a tutta quella parte di ritratti che io definisco immaginari, più vicini alla mia idea di ritrattistica, di gioco, spesso legato alla letteratura e allo stile mutato dell'estetica. Il progetto che mi ha permesso di essere riconosciuto come artista è "Gloomy sunday" che oltre a ciò mi ha permesso di capire cosa volessi realmente fare. Per quanto riguarda invece i progetti che voglio riprendere ne ho due ora, uno è il viaggio lungo il Rio delle Amazzoni con polaroid e banco ottico, l'altro è la mia serie kimono, più semplice da portare avanti nel mio studio."
-"Hai esposto in Olanda, Austria e Francia, con Roma che legame hai oltre ad esserci nato?"
-"Io sono romano e in quanto tale sono inevitabilmente classicheggiante e figurativo, quasi come fosse un peccato originale. Per me è stato difficile reputarmi un artista, uscivo dallo studio credendo di aver realizzato un'opera incredibile e poi camminavo per i fori e mi sentivo piccolo e inutile. Ho deciso di viaggiare molto, ho conosciuto paesaggi totalemte differenti, dal deserto alla giungla ma alla fine torno sempre nella mia Roma."
-"Quale macchina fotografica preferisci?"
-"Adoro come i soggetti si dispongono naturalmente davanti alla Linhof e anche il rumore che fa mentre scatto la Hasselblad."
-"Direi che per ora è abbastanza, grazie. Ti faccio un'ultima domanda, quale sarebbe la parola che ritrovi in tutti i progetti?"
-"Proprio singola parola non ti saprei dire, però c'è sempre un sottotitolo in ogni progetto che realizzo, di qualunque genere esso sia, ed è 'il mio cuore messo a nudo', credo che sia l'apice di ogni idea, di ogni storia, cerco sempre di vedere l'anima."

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